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Yara Gambirasio

 

Yara Gambirasio

Data pubblicazione:01/12/2010

Yara Gambirasio abita in via Rampinelli a Brembate di Sopra (Bergamo) e frequenta la terza media presso un istituto di suore nel capoluogo. Anche se non aveva allenamenti, alle 17,30 circa di venerdì 26 novembre è uscita da casa per andare alla palestra della Polisportiva del paese, distante circa 700 metri, dove ha consegnato uno stereo alle compagne della squadra di ginnastica ritmica, specialità nella quale è considerata una promessa. Intorno alle 18:30 sarebbe uscita e da allora le sue uniche tracce sono quelle telefoniche. Il suo cellulare LG ha mandato l’ultimo impulso alle 18:55. Poco prima la ragazzina aveva ricevuto un messaggio dall’amica Martina: "Ci vediamo per la partita domenica". Yara le ha risposto "Dobbiamo essere lì per le 8". Alle 18:49 il cellulare ha agganciato la cella di Mapello, una zona lontana un paio di chilometri dalla sua abitazione. La segreteria telefonica si è attivata per l'ultima volta alle 19:11, quando ha chiamato la madre, Maura Panarese, preoccupata per il suo ritardo. Alle 19:30 i genitori hanno avvisato i Carabinieri. Il il 28 novembre il pm Letizia Ruggeri, che coordina le indagini, ha aperto un fascicolo a carico di ignoti per sequestro di persona. Tre diverse testimonianze di cittadini di Brembate di Sopra hanno segnalato la presenza di due uomini la sera della scomparsa in via Rampinelli, nel tratto compreso tra il centro sportivo e l' abitazione della famiglia Gambirasio. Tutti i testimoni - una donna, una ex guardia giurata e un giovane vicino di casa di Yara - hanno parlato di due uomini, di cui uno piuttosto alto, visti tra le 18:40 e le 19 circa del 26 novembre proprio nel tratto di strada che Yara avrebbe dovuto percorrere per tornare a casa. I due individui sono stati visti discutere animatamente dalla donna e dall’ex guardia giurata. Il giovane vicino ha visto i due uomini con Yara nei pressi di una vecchia utilitaria rossa con le quattro frecce accese. Non è chiaro quale sia l’uscita utilizzata da Yara per lasciare la palestra. I cani ‘molecolari’ utilizzati nella ricerca hanno indicato una porta laterale della struttura sportiva, ma poi l’allenatrice e alcune compagne della giovane ginnasta hanno riportato l’attenzione sull’ingresso principale. Alcune segnalazioni anonime sono arrivate a "Chi l’ha visto?" e all’"Eco di Bergamo" circa l’esistenza di presunti molestatori attivi in zona con un furgone bianco.


 

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